Le nostre proposte per il Santa Barbara – Prima Parte

La rilassante lettura di un articolo di un quotidiano, in una fredda domenica di gennaio (Gazzetta del Sud 22 gennaio 2017), può innescare dei meccanismi mentali particolari, per cui quello che in sostanza è un semplice rituale, diventa all’improvviso un’occasione per riflettere e ripercorrere a ritroso l’evoluzione di alcune vicende, salvo poi realizzare che di evoluzione c’è ben poco, soprattutto quando l’articolo riguarda l’Azienda Ospedaliera bruzia, quindi, il nostro Santa Barbara.

C’è poco da rilassarsi!!!!

Già nel titolo si legge di un disavanzo a dir poco esorbitante (24 milioni di €); la lettura diventa man mano sempre più attenta e concentrata quando si affronta l’argomento del piano di rientro triennale varato dall’Azienda Ospedaliera, (Delibera del Direttore Generale N. 311 del 21/12/16) che l’articolo spiega in modo dettagliato e che viene definito come “un tentativo irrinunciabile per salvare i conti dell’Annunziata, del Mariano Santo e del Santa Barbara di Rogliano”.

Chi conosce bene la vicenda non può non sentirsi indignato e deluso, riportare il nome del nostro Santa Barbara nell’articolo è, ancora una volta, solo una pura formalità; meglio non illudersi, nulla di concreto è previsto per il nostro ospedale.

Ci si chiede cosa accadrà una volta che i lavori di ristrutturazione del Mariano Santo saranno completati e i reparti, momentaneamente allocati nella struttura di Rogliano, torneranno a Cosenza.

Nell’articolo si fa riferimento alla deliberazione n. 311 del 21/12/16 , adottata dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, riguardante il piano di rientro, attraverso il quale l’Azienda intende recuperare ogni anno, circa 8,3 milioni di euro, in modo da ripristinare l’equilibrio, entro la fine del triennio.

La lettura della relazione sul Piano evidenzia comunque alcune criticità, che incombono sull’Azienda Ospedaliera, in particolare due:

  • La prima si riferisce al fatto che non è possibile attivare al momento tutti i posti letto (altri 100) per acuti assegnati, a causa dei lavori di ristrutturazione e adeguamento alle norme antisismiche del Mariano Santo, e allocati, momentaneamente presso l’Annunziata (solo..!?), con notevoli conseguenze negative e disagi vari.
  • La seconda fa riferimento ai recenti interventi, da parte degli Organi Giudiziari, sui complessi operatori e la conseguente riduzione dell’attività chirurgica. Nonostante tutto è intenzione dell’Azienda perseguire gli sforzi di contenimento dei costi e di aumento della produttività in alcune Unità Operative Aziendali, come si evince nel dettaglio della relazione.

E il Santa Barbara di Rogliano in tutto questo?!

Ci richiediamo per l’ennesima volta..!!!

La riflessione che segue la lettura di questo articolo non può non essere critica, triste e di profonda delusione, ancora una volta ciò che è scritto sui documenti ufficiali, non corrisponde alla realtà ed il ricordo dei discorsi altisonanti, apparentemente rassicuranti, ci fa capire quante menzogne ci sono state raccontate e la falsità delle promesse fatte, pur di raggiungere determinati obiettivi e risultati, di natura elettorale, da parte di coloro che potevano e dovevano intervenire.

Abbiamo atteso con pazienza che questa Amministrazione facesse qualcosa, intervenisse affinché venisse realizzato quanto previsto dai documenti ufficiali.

Che lo pretendesse!!!!

Ricordiamo bene che, all’indomani dell’uscita di un nostro manifesto satirico sulla sanità (vedilo qui) del 12/08/16, il Sindaco tuonò, rimproverandoci e bacchettandoci, stigmatizzando l’atteggiamento della minoranza e sostenendo che giocavamo a montare strumentalismi ingannevoli e non avevamo il supporto della cognizione di causa”…. (leggi qui) Siamo ancora in grado di sentire l’eco degli elogi e delle promesse riguardo al Santa Barbara che negli ultimi due anni ci sono state propinate, soprattutto in vista delle elezioni amministrative, da illustri referenti politici e tecnici, roglianesi e non (leggi qui).


L’Amministrazione Comunale è o non è l’organo preposto ad attivare e ad intraprendere determinate azioni?

…Invece come in passato, ancora oggi, lascia che gli eventi ci travolgano, rimanendo inerme e impassibile.

E che dire dei Comitati (di cittadini e di dipendenti), spesso criticati e quasi derisi, che nel corso degli anni, si sono adoperati ed impegnati in vari modi, per colmare quel vuoto creato, da chi invece poteva e doveva intraprendere azioni degne di attenzione dall’alto e che avrebbe potuto contare sulla collaborazione dell’intera cittadinanza, così come è accaduto in altre realtà calabresi, vittime della stessa problematica.

Un’Altra Rogliano” ha il dovere ed il diritto di chiedere spiegazioni in merito alla vicenda.

A distanza di mesi ci chiediamo chi veramente “gioca a fare ostruzionismo”, nulla è stato veramente chiarito, e “l’indispensabile supporto della cognizione di causa”, di cui alcuni (noi) pare siano privi, a detta del Sindaco, rimane al momento una frase priva di senso.

Caro Sindaco, La invitiamo a prendere una posizione chiara e definita in merito alla vicenda.

A tal proposito le vogliamo rinfrescare brevemente la memoria, dimostrandoLe che conosciamo i documenti ufficiali, li abbiamo letti e studiati.

Procediamo con ordine.

Potevamo iniziare con il decreto di chiusura (successivamente ritirato) dell’Assessore Regionale alla Sanità Lo Moro del gennaio 2007 che, purtroppo, segna l’inizio del declino del Santa Barbara.

Ma facciamo la cronistoria dei Decreti (per leggerli basta cliccarci su) e degli accordi tra Aziende, che hanno riguardato il Santa Barbara, a partire dai:

  1. D.P.G.R. n.18 del 22.10.2010 -Approvazione delle tre reti assistenziali.  G.01 Ospedaliera; G.04 Emergenza-Urgenza; G.02  TerritorialeIl Santa Barbara destinato a funzioni territoriali-ospedale distrettuale.
  1. D.P.G.R. n.105 del 6.10.2011 -Rete Ospedaliera di cui al DPGR n.18/2010. Presidio Ospedaliero “Santa Barbara” di Rogliano (CS). Obiettivo GO1S01. Il Santa Barbara riammesso nell’azienda Ospedaliera di Cosenza.

E subito dopo…

  1. D.P.G.R.n.106 del 20.10.2011– Riordino rete ospedaliera ex DPGR n. 18/2010. Determinazione dei posti letto per acuzie e post acuzie pubblici e privati. Obiettivi: G.O1 S.01;-G.O1 S.02. Al Santa Barbara assegna 51 posti letto di cui 20 di Medicina generale e annota che l’utilizzazione dei relativi post letto sarà dichiarata nell’atto aziendale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.
  1. D.P.G.R. n.107 del 5.07.2012 -D.P.G.R.n.106 del 20/10/2011: riordino rete ospedaliera ex DPGR n. 18/2010. Determinazione dei posti letto per acuzie e post acuzie pubblici e privati. Obiettivo G01.S01. Azienda Ospedaliera di Cosenza – Recepimento Conferma l’assegnazione al Santa Barbara di 51 posti letto (20 di medicina generale).
  1. D.P.G.R. n.187 del 04.12.2012 -Costituzione rete per attività di I.G.V. chirurgica. Obiettivo G01.S01 (pubblicato il 5 dicembre 2012) Decreta che l’attività di Interruzione Volontaria della Gravidanza-Chirurgica della A.O. di Cosenza, per l’area nord, sia fatta nella S.O. Santa Barbara.
  1. Accordo del 4/11/2013 tra il Direttore Generale ASP e Direttore Generale AO per utilizzare un piano del Santa Barbara (quello utilizzato dalla U.O. di Chirurgia Gen.) per allocare l’Hospice dell’ASP di Cosenza (la costruzione era prevista a Serra Spiga).
  1. DCA n.9 del 02.04.2015 – Approvazione documento di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza-urgenza e delle reti tempo dipendenti (pubblicato 08/04/2015) Assegna al Santa Barbara 20 pl di Medicina Generale, 11 pl di recupero e riabilitazione, 20 pl di Lungodegenza , 8 pl di Day surgery.
  1. DCA n.77 del 06.07.2015 – P.O. 2013-2015. Programma 14 – Azione P 14.4 – Rete regionale di cure palliative ed Hospice (Legge 15 marzo 2010 n.38 “Disposizioni per garantire l’accesso alle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore”(pubblicato il 08/07/2015) Prevede l’Hospice nel P.O. Santa Barbara.
  1. Accordo del 01/02/2016 tra il Direttore Generale ASP e Direttore Generale AO, piano fattibilità Hospice dell’ASP di Cosenza, chiusura Laboratorio Analisi, Apertura PPI nel P.O. Santa Barbara.
  1. DCA n.30 del  03.03.2016-P.O. 2016-2018 -Intervento 2.1.1. – Riorganizzazione delle reti assistenziali: Provvedimento generale di programmazione di adeguamento della dotazione dei posti letto ospedalieri accreditati (pubblici e privati) ed effettivamente a carico del Servizio sanitario regionale a quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, del Decreto 2 aprile 2015, n. 70 “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” – modifiche e integrazioni al DCA n. 9 del2 Aprile 2015 e s.m.i. (pubblicato il 03/03/2016) Assegna al Santa Barbara 11 pl di recupero e riabilitazione, 20 pl di Lungodegenza, 8 pl di Day Surgery.
  1. DCA n° 64 del 05.07.2016 -P.O. 2016-2018 – Intervento 2.1.1.-Riorganizzazione delle reti assistenziali -Modifica ed integrazione DCA n. 30 del 3/03/2016 Assegna al Santa Barbara 11 pl di recupero e riabilitazione, 20 di Lungodegenza, 8 pl di Day Surgery. Eliminato il PPI.
  1. DCA n. 132 del 19.12.2016– D.L. 28 dicembre 1998, n. 450 convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 1999, n. 39. Rettifica del DCA n. 77 del 6 luglio 2015 e approvazione degli Studi di fattibilità degli Hospice di Rogliano, Tropea e Siderno (Ricevuto e pubblicato il 21/12/2016).

I risultati concreti, scaturiti dai vari decreti ed accordi, sopra citati, possono essere riassunti brevemente in poche parole: dopo che il Santa Barbara (con tutti gli impianti a norma e ristrutturato con i soldi dei contribuenti) nel 2011 è stato riammesso nell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, la Struttura Commissariale decreta che in esso devono essere ospitati: 20 pl di Medicina, 11 pl di Recupero e Riabilitazione, 20 pl di Lungodegenza, 8 pl di Day Surgery.

Dobbiamo ritenere che dal 2011 non ci sono stati interventi “energici” da parte dell’Amministrazione Comunale nei confronti della Direzione generale della A.O. per chiedere il rispetto e l’applicazione dei decreti regionali.

Ci si è solo compiaciuti quando, per le note vicende, sono stati trasferiti alcuni servizi del P.O. Mariano Santo, trasferimenti usati come “arma di distrazione di massa” perché intanto sparivano i 20 posti letto di medicina per fare posto ai 14 posti letto dell’Hospice (per la realizzazione dei quali è prevista una spesa di oltre 1.000.000 di €uro) da ospitare al piano, dove prima era ospitato il Reparto di Chirurgia (dobbiamo presupporre che dovranno essere demolite anche le nuovissime Sale Operatorie…?!).

Nel frattempo è stato smobilitato il Laboratorio Analisi ridotto a semplice punto di prelievo, e che dire del Servizio di Radiologia che effettua solo qualche TAC, non si fa più radiologia tradizionale (esami per torace, apparato gastrointestinale, apparato urinario, arti), ecografia, mammografia, ortopantomografia, moc.

Il Servizio Dialisi ospitato nella struttura ospedaliera, ma gestito dall’ASP, lavora solo su un turno.

Per non parlare di tutte le prestazioni cardiologiche, gastroenterologiche, e di medicina che il Santa Barbara erogava.

E poi il Punto di Primo Intervento chiuso senza colpo ferire, e da ultimo il trasferimento della PET 118 (Postazione Emergenza Territoriale) nei locali del Distretto sanitario, eseguito nella più assoluta indifferenza da parte dell’Amministrazione (forse per questioni elettorali). Vi ricordiamo che per il funzionamento del Punto di Primo Intervento è previsto normativamente che la PET 118 debba essere collocata negli stessi locali.

Ci riserviamo in ogni caso di approfondire meglio la faccenda.

Considerato quanto adottato dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, con deliberazione del 21.12.2016 N. 311 – ad Oggetto: Piano di cui all’art. 1 comma 528, Legge 28/12/2015 n. 208 –  con il quale ha predisposto e approvato un piano di rientro per il Triennio 2017/2019, contenente le misure individuate per il raggiungimento dell’equilibrio economico – finanziario e patrimoniale, nel quale del Santa Barbara non si fa menzione.

Il Santa Barbara non deve essere ancora considerato “un peso” bensì una risorsa in grado di contribuire al risanamento del bilancio aziendale.

Vogliamo, a tal proposito, cominciare ad esporre alcune nostre proposte, attraverso le quali rilanciare il Santa Barbara, per contribuire al piano di rientro e dare risposte ai cittadini.

Di queste nostre idee il Sindaco potrebbe farsi portavoce nelle sedi opportune, in modo energico e perentorio, per il bene di tutta la comunità.

 Le nostre proposte riguardano:

  • L’Hospice

Per superare le contraddizioni create dai decreti sopra citati, e per non “sacrificare” spazi ospedalieri, considerate le somme a disposizione (oltre 1 milione di €), si potrebbe acquisire e ristrutturare l’edificio, oggi in fitto, che ospita gli uffici della Direzione Sanitaria, accessoriato anche di piccolo appezzamento di terreno dove poter impiantare un piccolo giardino per il relax degli ospiti (proposta già esplicitata nel nostro programma elettorale).

  • Il Day Surgery – Sale Operatorie

Considerati i recenti interventi da parte degli Organi Giudiziari sui complessi operatori, come mai non vengono utilizzate per alcuni tipi di interventi le sale operatorie di Rogliano?!

Considerata la disponibilità di due sale operatorie, a norma, e degli spazi ad esso dedicati, si potrebbe inoltre rilanciare il Day Surgery con la creazione di un Week Surgery (la Week Surgery è un regime di ricovero breve che permette di effettuare interventi chirurgici e procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e semi-invasive con una degenza limitata ai cinque giorni lavorativi della settimana).

Questo comporterebbe una riduzione dei tempi delle liste d’attesa, maggiori servizi per gli utenti, utilizzo mirato delle sale operatorie dell’Annunziata per la Hub Mission, riduzione dei costi di gestione, miglioramento dell’offerta pubblica con maggiori introiti per l’Azienda.

  • La Dialisi

Nella relazione è previsto il trasferimento all’Asp di 25 posti di Dialisi (DCA 64/2016), che presupponiamo verranno ospitati in altre strutture.

Chiediamo che in questi siano compresi anche quelli ospitati nel P.O. Santa Barbara in modo da liberare spazi per poter accogliere altri servizi già previsti come, per esempio, gli ambulatori per la riabilitazione.

 

Per il momento ci fermiamo.

Ritorneremo presto sulla questione per approfondire argomenti quali il Punto di Primo Intervento, la Lungodegenza, il Recupero e la Riabilitazione, il Laboratorio Analisi, la Radiologia, la Terapia del dolore, la Pneumologia, ecc., facendo ovviamente le opportune proposte relative al loro impiego  e rilancio.

Ci riserviamo di esaminare e capire per quali motivi non si è provveduto all’ampliamento del P.O Santa Barbara con gli investimenti previsti (ex art. 20).

 

Un’Altra Rogliano